L'isola di Prvić viene menzionata già nell'XI secolo, anche se diventa più intensamente popolata solo nel XV secolo, quando la popolazione fugge dalla terraferma per ripararsi dalla minaccia turca. Sull'isola sorgono due insediamenti: Prvić Luka e Šepurine, collegati da una strada.
Le terre dell'isola erano per la maggior parte di proprietà delle famiglie nobili di Sebenico (Šibenik), che vi costruirono case di campagna, tra le quali si annovera anche la residenza estiva della nota famiglia Vrančić.
Il membro più noto della famiglia era Faust. Nato a Sebenico (Šibenik) nel 1551, fu autore di numerose opere, tra le quali le più famose sono "Machinae novae" e "Dizionario delle cinque lingue europee più nobili" tra le quali include anche la lingua croata. Nell'opera "Machinae Novae" (1595), Vrančić presenta 56 diversi dispositivi, costruzioni e soluzioni tecniche su 49 incisioni su rame accompagnate dalle relative descrizioni.
Tra i progetti spiccano un ponte ad arco, un mulino azionato dalle maree, e in particolare un paracadute per il quale si crede sia stato provato da lui stesso saltando da torri e da scogliere.
Morì a Venezia nel 1617, mentre i suoi resti furono trasferiti nella chiesa di Nostra Signora della Misericordia a Luka, su sua esplicita richiesta.